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L’Arsenico (caratterizzato dal simbolo chimico As) è un elemento presente nell’ambiente in varie forme organiche e inorganiche, di origine sia naturale che antropogenica.

Le forme inorganiche – quelle prese in esame in questo articolo – sono da considerarsi molto più tossiche di quelle organiche.

Tale elemento si trova spesso in natura, ad esempio in rocce, suolo, aria ed acqua, sia di tipo sotterraneo che superficiale; in alcuni territori è presente in concentrazioni elevate per cause puramente naturali e indipendenti dall’inquinamento determinato da attività produttive umane.

Le relative fonti di esposizione per l’uomo sono rappresentate essenzialmente da:

  • Acqua - in maniera diretta, tramite la risorsa da bere, ma anche indiretta considerando che spesso essa viene usata per la preparazione di cibi ed irrigazione di campi coltivati;
  • Cibo - in particolare pesci, crostacei e molluschi che contengono più facilmente livelli significativi di Arsenico perché riescono ad assorbirlo dall’acqua in cui vivono. Qui si trova in forma organica e dunque generalmente non tossica;
  • Fumo di tabacco - la pianta di tabacco riesce ad assorbire efficacemente, attraverso le proprie radici, metalli come l’Arsenico inorganico presente nel terreno;
  • Aria - in forma minore rispetto alle altre elencate, ad esempio in atmosfera a seguito di emissioni di vulcani.

Infine, vale la pena nominare l’esposizione per fattori antropici, ad esempio in luoghi di lavoro come le fonderie, dove comunque devono essere rispettate le relative norme di sicurezza.

Ma l’arsenico inorganico quali effetti ha sul nostro organismo? Continua la lettura per scoprirlo!

Gli effetti dell’arsenico inorganico

Le forme di tipo inorganico dell’Arsenico, come quelle che potrebbero essere presenti nelle acque, possono risultare tossiche per l’uomo e possono determinare effetti sulla salute, diversi in base alle differenti concentrazioni cui l’organismo è esposto.

Per concentrazioni elevate esso è altamente neurotossico e provoca l’avvelenamento acuto.

Per un’esposizione ripetuta nel tempo a concentrazioni superiori ai limiti consentiti, si possono invece verificare cambi di pigmentazione della pelle e il suo ispessimento, oltre a lesioni cutanee che possono arrivare a determinare il cancro della pelle.

Come vedi, quando si parla di Arsenico la guardia deve essere sempre altissima. Non è un caso se l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha classificato i composti inorganici dell’Arsenico nel Gruppo 1 (cancerogeni umani), sulla base di sufficienti evidenze di cancerogenicità nell’uomo e limitate evidenze di cancerogenicità negli animali.

Inoltre, al fine di tutelare la salute umana, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha proposto come valore limite per l’acqua potabile la concentrazione di arsenico di 0,01 mg/litro. Tale valore è stato adottato nella direttiva 98/83 CE sull’acqua destinata al consumo umano, recepita in Italia con il D. Lgs. 31/2001 e s.m.i.

Il tuo gestore è Nuove Acque?

I gestori del servizio idrico, e quindi ovviamente anche Nuove Acque, attuano il trattamento di questo inquinante, presente nella risorsa idrica captata in alcune zone di competenza, attraverso processi ad hoc che ne assicurano l’abbattimento, fino ai valori imposti dalla vigente normativa sopra menzionata.

I continui controlli cui la risorsa è sottoposta garantiscono il rispetto di tali valori per l’erogazione e distribuzione alle utenze.

Controlli livello arsenico acqua Tester livello arsenico

L’Arsenico è sempre stato tossico per l’uomo?

L’Arsenico, in passato, ha trovato impiego anche come medicina. Ad esempio, fino a tempi recenti si poteva trovare in farmacia il liquore arsenicale, una preparazione contenente Arsenico inorganico.

“Ancora oggi, il triossido di arsenico viene talvolta impiegato in odontoiatria per la necrotizzazione della polpa dentaria.”

Alcuni composti organici, invece, sono stati estensivamente impiegati per curare la sifilide. L'interesse per le terapie arsenicali è però considerevolmente diminuito con l'avvento dei farmaci chemio-antibiotici.

L'Arsenico a piccole dosi è stato anche recentemente impiegato per trattare alcuni malati di leucemia che non rispondevano alle terapie.

Ai tempi di Marco Polo in Cina, infine, esso rappresentava un importante curativo contro un certo tipo di malaria.

Curiosità sull’arsenico: tra storia e letteratura

Ora che conosci il pericolo che l’Arsenico può recare alla tua salute e, soprattutto, sai che i Gestori attuano tutti i controlli e i processi necessari per trattarlo, è arrivato il momento di cambiare leggermente la rotta intrapresa da questo articolo e fare un – seppur rapido – viaggio tra la storia alla scoperta dell’Arsenico.

Ad esempio, lo sapevi che l'assenza di odore e sapore ne ha fatto, nel corso della storia, un veleno da delitto perfetto? Tra le ipotesi fatte relativamente alle cause della morte di Napoleone vi è proprio quella di avvelenamento per arsenico.

Inoltre, questo particolare veleno venne anche usato per uccidere Grigorij Rasputin, consigliere privato dei Romanov e figura molto influente su Nicola II di Russia, in particolare dopo l'agosto 1915, quando lo zar prese il comando dell'esercito nella prima guerra mondiale.

Ma non è soltanto negli aneddoti storici che l’Arsenico trova spazio.

In "Madame Bovary”, una delle maggiori opere della letteratura francese e mondiale, Gustave Flaubert racconta la storia della moglie di un medico di provincia, Emma Bovary, che allaccia relazioni adulterine e vive al di sopra dei suoi mezzi per sfuggire alla noia, alla banalità e alla mediocrità della vita di provincia. Sul finale, lei muore ingoiando proprio una dose di Arsenico.