Il miglior modo per imparare è attraverso il gioco, la pratica e l'esperienza personale.
Che tu sia un insegnante, oppure un genitore, potrai insegnare ai bambini moltissime cose riguardo l'acqua, semplicemente facendoli divertire.
Proprio per questo motivo ti presentiamo alcune idee per spiegare ai più piccoli le leggi della fisica e della chimica, attraverso degli esperimenti casalinghi con l'acqua.
Perché l'acqua diverte i bambini
I bambini amano passare del tempo in piscina, giocare nelle fontane o semplicemente nella vasca da bagno. Questo non solo li diverte, ma è ottimo per il loro sviluppo.
L'acqua ha un potere incredibile di rilassamento, per il suo suono, perché ci fa sentire più leggeri al suo interno, per la sua temperatura.
Senza dubbio, quando i bambini giocano con l'acqua ottengono moltissimi altri benefici, come ad esempio quello di fare dei piccoli esperimenti per capire meglio le leggi della fisica che si trovano sui libri di scienze.
Vedere come si muove un legnetto che segue la corrente di un fiumiciattolo oppure creare delle costruzioni con la miscela di acqua e terra, emoziona e incentiva i bambini a continuare ad apprendere.
Ad esempio, nel metodo Montessori viene dato largo spazio all'apprendimento ludico con l'acqua.
Infatti, nel corso degli anni, si è potuto notare come questo elemento riuscisse ad incuriosire i bambini e a catturare la loro attenzione.
Prima di tutto per le sue molteplici applicazioni: l'acqua si può bere, si può versare, ci si può camminare al suo interno e così via.
Si adatta, cambia forma in base al suo contenitore, si riscalda o si raffredda, evapora o condensa: alla base del divertimento c'è la straordinaria capacità di questo elemento di mutare continuamente e di essere imprevedibile.
Sicurezza prima di tutto
I bambini hanno bisogno di una supervisione continua quando sono nell'acqua, oppure quando ci giocano, anche quando si tratta solamente di una tinozza o di una pentola.
Chiaramente, più sono piccoli e più è facile che corrano dei rischi, quindi non smettere mai di vigilarli. Ma questo, naturalmente, lo sai già.
Del resto, non c’è miglior apprendimento di quello che passa dall’esperienza. Ricordando che la sicurezza non è un optional, bensì una prerogativa indispensabile in tutte le situazioni in cui sono coinvolti i più piccoli. E non solo.
5 esperimenti con l’acqua perfetti per i bambini
Ora ti proponiamo alcuni degli esperimenti con l’acqua più simpatici per far sì che i bambini imparino divertendosi.

1. Perché piove?
Ti servirà:
- una bottiglia di plastica trasparente;
- acqua;
- colorante alimentare azzurro;
- pennarelli indelebili.
Con i pennarelli indelebili disegna il sole e qualche nuvola sulla parte superiore della bottiglia e la terra nella parte inferiore.
Mescola mezzo bicchiere d'acqua con il colorante e versalo nella bottiglia, poi chiudila.
Per ultimo, posiziona la bottiglia vicino alla finestra o in qualsiasi altro luogo dove batte il sole e osserva.
Il calore riscalderà l'acqua, che diventerà vapore acqueo e formerà delle goccioline che sembreranno pioggia che cadrà sul paesaggio disegnato.
→ Questo esperimento è molto utile per spiegare il ciclo della pioggia.
2. Perché galleggiano gli oggetti nel mare?
Avrai bisogno di:
- piccoli oggettini di plastica;
- 2 bicchieri trasparenti di vetro;
- acqua;
- sale;
Dissolvi 2 cucchiai di sale in un bicchiere con acqua e versa nell’altro bicchiere solo acqua.
Etichetta ogni bicchiere con il nome dell'ingrediente che hai aggiunto.
A seguire, aggiungi gli oggettini di plastica in ogni bicchiere e osserva quello che accade: quelli all'interno del bicchiere con acqua e sale galleggeranno, mentre gli altri andranno a fondo.
→ Questo esperimento è utile per spiegare il principio di Archimede ("un corpo immerso in un fluido riceve una spinta verso l'alto equivalente al peso del volume del fluido spostato”) e il fatto che l’acqua salata, essendo più densa di quella dolce, a parità di volume pesa di più, permettendo agli oggetti (e agli esseri viventi) di galleggiare meglio.
3. Può salire l'acqua verso l'alto?
Avrai bisogno di:
- 3 bicchieri di vetro;
- carta assorbente da cucina;
- acqua;
- coloranti alimentari.
Riempi 2 dei 3 bicchieri a metà con acqua e mescola in ognuno un colorante diverso. Posiziona i 2 bicchieri pieni ai lati e quello vuoto in mezzo.
Piega i 2 pezzi di carta da cucina in 4 parti, lungo il lato più lungo, fino a creare delle strisce, e introduci uno degli estremi nel primo bicchiere con acqua colorata e l'altro nel bicchiere vuoto. Fai lo stesso con l’altro bicchiere con acqua colorata.
Il liquido salirà attraverso la carta da cucina, colorandola, e riempirà il bicchiere di mezzo fino a quando il livello dell'acqua non sarà uguale nei 3 recipienti.

→ Questo esperimento aiuta a spiegare l’azione capillare dell’acqua ovvero la sua capacità di risalire, per brevi tratti, in fessure e tubi sottilissimi.
4. Perché non si mescolano acqua e olio?
Si tratta dell'esperimento più classico del mondo, ma lo renderemo un po' più divertente. Avrai bisogno di:
- un contenitore per cubetti di ghiaccio;
- acqua;
- colorante alimentare;
- olio;
- bandierine di plastica.
Prima di tutto crea dei cubetti di ghiaccio colorati e inserisci all’interno le bandierine, prima di metterli in congelatore.
Una volta congelati, inseriscili nell'olio e lascia che i bambini osservino come i cubetti non si sciolgano nell’olio.
Nel frattempo, potrei spiegare loro che questi 2 elementi non si mescolano.
→ Questo esperimento è utile per parlare delle caratteristiche, molto diverse tra loro, di acqua e olio.
5. Uova di dinosauro congelate
Ti servono:
- palloncini;
- acqua;
- figure di dinosauri.
Inserisci le figure all'interno dei palloncini e riempili d’acqua fino a creare dei gavettoni.
Mettili nel surgelatore finché non saranno completamente congelati.
A questo punto rompi i palloncini e consegna le "uova" ai bambini, che dovranno scioglierle in acqua calda e scoprire i piccoli dinosauri al loro interno.
→ Tutti i bambini hanno una passione per i dinosauri: con questo esperimento potrai creare un gioco facile e divertente per farli diventare dei paleontologi.