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Il pH dell'acqua costituisce la misura della concentrazione degli acidi (Ioni Idrogeno H+) o delle basi (Ioni Idrossido OH-) in una soluzione acquosa, o, in altre parole, la misura dell'acidità di una soluzione.

Una soluzione si dice "acida" quando il suo pH è compreso tra 0 e 7, "neutra" quando il pH è pari a 7 e "basica" con valori compresi tra 7 e 14.

La normativa sulla potabilità delle acque destinate al consumo umano (D.Lgs 31/2001 e smi) impone che il valore del pH dell'acqua erogata da pubblico acquedotto sia compresa nel range 6,5-9,5.

Tale intervallo garantisce caratteristiche organolettiche ideali, ovvero sapore gradevole, trasparenza e odore pressoché impercettibile e, allo stesso tempo, consente un'ottimale resistenza alla contaminazione batterica.

Il Gestore del Servizio idrico attua un monitoraggio continuo del pH sull'acqua erogata per assicurare il rispetto dei requisiti qualitativi.

È dunque facile comprendere quanto sia importante la corretta gestione dell’intero ciclo idrico integrato per garantire SEMPRE a tutti noi cittadini acqua buona (e sana) da bere. Direttamente dal rubinetto di casa.

Ma come viene misurato il pH? Continua a leggere per scoprirlo!

Quali sono i metodi utilizzati per monitorare il pH?

I principali metodi per la misura del pH sono di tipo colorimetrico, ovvero "cartina tornasole" e utilizzo di reagenti liquidi o pastiglie.

In alternativa, è previsto l’utilizzo di strumentazione specifica, ossia di un pH-metro (misurazione con sonda elettrodo).

“I metodi più utilizzati per misurare il pH dell'acqua sono la cartina tornasole e l'utilizzo di reagenti”

Di seguito, una breve descrizione per ciascuna tipologia appena menzionata:

  • Le cartine tornasole contengono reagenti che cambiano colore a seconda del pH della soluzione in cui sono immersi; confrontando la gradazione ottenuta con una scala di rifermento è possibile stimare il valore del pH;
  • Utilizzando reagenti liquidi o pastiglie, questi vengono aggiunti ad una soluzione acquosa, che assume una determinata colorazione a cui è possibile associare un valore di pH secondo specifica scala cromatica di riferimento;
  • il pH-metro è costituito da una sonda a elettrodo, sensibile alle variazioni di concentrazioni di Ione Idrogeno, che viene immersa nella soluzione da misurare e visualizza il valore di pH su display, assicurando una misura molto accurata.

Ph acqua di mare

L’acqua di mare ha un pH di circa 8,2, anche se può variare tra 7,5 e 8,5 a seconda della sua salinità locale.

Tale parametro aumenta con la salinità, fino a quando l’acqua raggiunge la saturazione di carbonato di calcio (CaCO3). Gli oceani, generalmente, hanno una maggiore alcalinità a causa del maggior contenuto di carbonato.

Negli ultimi tempi, tuttavia, si sta registrando il cosiddetto fenomeno di “acidificazione degli oceani”, correlato ai cambiamenti climatici, il quale rappresenta una terribile conseguenza della vita in un mondo ad alta CO2.

Esso rappresenta il continuo aumento dell'acidità (diminuzione del pH dell'oceano) causato dall’assorbimento di una parte della CO2 atmosferica.

Sebbene ciò possa essere considerato positivo in termini di riduzione dei livelli di CO2 nell'atmosfera, l'acidificazione degli oceani ha il potenziale di causare impatti diffusi e profondi sugli ecosistemi marini.

Il pH dell’acqua dolce e i fattori che lo influenzano

Per quanto riguarda, invece, le tipologie di acque dolci, i fattori che possono influenzare il pH sono molteplici, sia naturali sia artificiali.

La maggior parte dei cambiamenti naturali si verifica a causa delle interazioni con le rocce circostanti (in particolare, con quelle carbonatiche). Il pH può variare anche a causa delle precipitazioni (specie per le cosiddette “piogge acide”) o per la confluenza di acque reflue industriali e urbane.

Laghi, stagni e corsi d’acqua dolce, di solito, hanno un pH di 6-8 a seconda del terreno circostante e del substrato.

Nei laghi più profondi, il pH dell’acqua è generalmente più elevato (7,5-8,5) vicino alla superficie e inferiore (6,5-7,5) a profondità maggiori.

Come già anticipato, le caratteristiche della risorsa nei corsi d’acqua e nei laghi vengono influenzate da molteplici fattori, compresa la natura di rocce e terreno circostanti, le modalità di utilizzo del suolo, le sostanze dilavate o scaricate in essa, la presenza di deiezioni degli animali acquatici e di materiale organico in decomposizione.

Se il pH è troppo acido o troppo basico, può danneggiare notevolmente la vita acquatica dei corpi idrici superficiali.

I livelli ottimali per i pesci e per la maggior parte delle creature acquatiche vanno da 6,5 a 9,0, anche se alcune specie possono vivere in acqua con valori al di fuori di questo intervallo.

Il pH dell’acqua piovana

Ph acqua piovana

Infine, per quanto riguarda in particolare le piogge, possono essere considerate “normali”, quelle che hanno un pH di circa 5 - 6 (ovvero leggermente acido), a causa del gas anidride carbonica contenuto nell’atmosfera, per cause del tutto naturali.

Si parla invece di fenomeno di “piogge acide”, quando le precipitazioni sono caratterizzate da pH sotto 5, a causa dell’inquinamento atmosferico. In tal caso esse possono influenzare negativamente l’ambiente a causa della ricaduta dall'atmosfera di particelle acide che vengono catturate e deposte al suolo tramite le precipitazioni.

“"Le piogge acide" sono un fenomeno che si verifica quando le precipitazioni hanno ph inferiore a 5, a causa dell'inquinamento atmosferico”

Tuttavia, tale fenomeno è limitato soltanto ad alcune zone del pianeta, particolarmente soggette a inquinamento atmosferico.

Ad esempio, la problematica è presente in Canada, data la vicinanza con i territori statunitensi, mentre in Europa le nazioni più colpite sono quelle scandinave. In queste aree, l’abbassamento del pH in taluni laghi ha provocato danni a numerose specie animali e vegetali.

Un’altra nazione interessata è la Germania in cui già una discreta parte del patrimonio boschivo è stata gravemente danneggiata.

In Italia, l’azione delle piogge acide viene in parte tamponata dalla particolare costituzione geologica del terreno, per cui non si raggiungono gli effetti che si possono rilevare in altri paesi europei.

Il monitoraggio del pH è fondamentale per una buona acqua potabile

A questo punto, è facile comprendere quanto, ai fini della produzione di acqua potabile, sia importante tenere il valore di pH costantemente sotto controllo lungo tutta la filiera di trattamento, a partire dalla captazione della risorsa grezza di approvvigionamento.

Nel nostro territorio, risulta che la risorsa idrica grezza utilizzata rientra normalmente, per il parametro pH, nel range di potabilità stabilito per legge, già prima di essere sottoposta al processo di potabilizzazione.

Tuttavia, dove necessario, vengono attuati dei correttivi del pH, per renderlo a norma.

In ogni caso, come previsto dalla vigente normativa, i controlli svolti sono davvero numerosi, sia a carico del Gestore del SII sia da parte degli enti di controllo preposti, atti a garantire la potabilità dell’acqua al punto di consegna alle utenze (tale da rispettare in ogni caso i limiti prescritti dal D.Lgs. 31-2001 e smi, incluso per il pH).

Il tuo gestore è Nuove Acque e vuoi conoscere il valore del pH dell’acqua del tuo rubinetto?

Il pH e gli altri dati qualitativi dell'acqua, distribuita negli acquedotti gestiti da Nuove Acque, sono disponibili sul sito della Società: www.nuoveacque.it.

Qui, puoi trovare anche alcune informazioni relative ai valori di pH che caratterizzano le principali fonti di approvvigionamento idrico disponibili in natura.

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