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Ti sei mai chiesto a quali processi viene sottoposta l’acqua per risultare pulita, priva di sostanze inquinanti?

In questo articolo sono spiegate tutte le fasi del trattamento delle acque reflue, realizzato grazie alle reti fognarie e agli impianti di depurazione, i cui trattamenti permettono di reimmettere in natura acqua non inquinata.

Devi sapere, inoltre, che il trattamento delle acque reflue è il 4° passaggio del ciclo integrato dell’acqua.

Chiarito ciò, cerchiamo di capire cos’è, di preciso, la depurazione dell’acqua.

Cos’è la depurazione dell’acqua?

La depurazione dellacqua è un processo che avviene spontaneamente in natura, ma la sua efficacia viene alterata dal notevole aumento del consumo di acqua e dal conseguente aumento dei quantitativi delle acque reflue di scarico che provengono dagli insediamenti civili ed industriali.

Il mancato equilibrio naturale che ne consegue viene ripristinato con la realizzazione di reti fognarie e impianti di depurazione, che garantiscono la restituzione in ambiente di acqua trattata non inquinata.

Ogni impianto di depurazione viene realizzato in base alla popolazione collegata alla rete fognaria a servizio dell’impianto stesso, ed è più o meno complesso nelle varie sezioni, a seconda anche della tipologia di utenti per il quale viene svolto il servizio di depurazione, ovvero abitazioni domestiche e/o attività produttive ed industriali.

Vediamo allora insieme come funziona il processo di depurazione nelle sue singole fasi, tenendo bene a mente che depurare significa ridurre al massimo il carico inquinante che esce dalle abitazioni e dalle aziende insieme all’acqua.

Tutte le fasi del processo di depurazione

Le acque reflue, quelle cioè che fuoriescono dalle abitazioni o dalle attività produttive, vengono raccolte dalla rete fognaria e convogliate allimpianto di depurazione attraverso tubazioni. Una volta arrivate all’impianto, vengono inviate alle varie fasi di trattamento tramite il cosiddetto sollevamento (1).

I primi trattamenti di un depuratore sono la grigliatura (2), che rimuove il materiale grossolano (pezzi di plastica o di legno, prodotti per l'igiene, carta, sassi e molto altro) e la dissabbiatura/disoleatura (3), in cui avviene la separazione delle sabbie per sedimentazione e, in seguito, oli e grassi vengono fatti risalire in superficie.

A seguire, le acque fluiscono nella vasca di sedimentazione primaria (4), dove avviene la separazione per gravità del materiale sedimentabile definito fango, che si accumula sul fondo della vasca, da dove viene poi raccolto e prelevato per essere inviato ai trattamenti successivi.

Il trattamento del materiale biologico avviene nella vasca a fanghi attivi (6): il processo si basa sull’azione metabolica di microrganismi batterici, che utilizzano le sostanze organiche e l’ossigeno disciolti nel liquame per la loro attività e riproduzione, con formazione di fiocchi di fango che possono facilmente venire rimossi durante la fase di sedimentazione.

Nel caso in cui il refluo fognario affluente all'impianto risultasse sbilanciato in termini di nutrienti, a monte del bacino biologico, può rendersi necessario integrare il flusso con il dosaggio di specifico prodotto chimico (5), che consente di compensare le carenze qualitative del refluo.

La separazione dei fiocchi di fango si ottiene nella vasca di sedimentazione secondaria (7), sul cui fondo viene raccolto il fango. Parte del fango attivo viene fatto ricircolare (9) nella vasca a fanghi attivi, mentre la parte in eccesso viene inviata al trattamento seguente, ovvero la sezione trattamento fanghi, che lavora in parallelo alla sezione trattamento acque.

Lacqua di scarico in uscita dalla sedimentazione finale può ora definirsi pulita, priva cioè di sostanze inquinanti, e può pertanto essere restituita al corso d’acqua superficiale (8).

Depuratore acqua v2

Quello appena descritto è il processo basilare per il trattamento delle acque reflue, prima che queste possano essere reimmesse in natura nel massimo rispetto di territorio e ambiente.

Ogni zona gestita gode del servizio reso da un impianto di depurazione, le cui funzioni e dimensioni variano in base agli abitanti.

Nel caso del territorio aretino, un esempio è il depuratore di Casolino che serve la città di Arezzo.

Depuratore casolino arezzo

I depuratori di Nuove Acque

Il depuratore di Casolino è l’impianto principale gestito da Nuove Acque, dove è possibile anche mettere in pratica un’ulteriore azione di tutela ambientale grazie alla presenza dell’essiccatore, che riduce il volume dei fanghi che derivano dalla depurazione, consentendone così un trasferimento più sostenibile verso il loro recupero e smaltimento.

Nel caso di aree rurali, poi, Nuove Acque da circa dieci anni ha dato vita anche ad una versione più green della depurazione con i fitodepuratori, che si avvalgono della capacità autodepurativa delle piante tipiche delle zone umide, come avviene a Ponte Buriano, alle porte di Arezzo, dove l’impianto si trova proprio all’interno della Riserva Naturale omonima, coniugando il trattamento della risorsa con il massimo rispetto per l’area in cui avviene il trattamento.

Fitodepuratore